Ieri nella concattedrale di San Giuseppe a Sofia è stata celebrata una messa in occasione del 20° anniversario dalla visita apostolica di Giovanni Paolo II e del terzo anniversario dalla visita apostolica di Papa Francesco. La celebrazione è stata presieduta dal prefetto del Dicastero per le Chiese orientali, card. Leonardo Sandri, giunto in Bulgaria per commemorare questi anniversari. Sull’altare della concattedrale hanno concelebrato il nunzio apostolico mons. Luciano Suriani, i quattro vescovi della Conferenza episcopale bulgara presieduta da mons. Christo Proykov e il vescovo di Smirne, mons. Kmetek. Le autorità bulgare erano rappresentante dall’ambasciatore bulgaro presso la Santa Sede, Bogdan Patashev.
“Cari fratelli vescovi, sacerdoti e fedeli della Chiesa cattolica in Bulgaria, latini e orientali voi stessi o i vostri genitori e nonni avete attraversato il tempo della grande sofferenza del regime totalitario e anche il martirio di alcuni vostri fratelli, vescovi e sacerdoti e religiosi”, ha affermato Sandri durante l’omelia, ricordando i santi Cirillo e Metodio come autori dell’alfabeto cirillico usato in Bulgaria e la loro missione evangelizzatrice, ma anche la missione dei passionisti, dei cappuccini, degli assunzionisti. Il porporato ha ricordato anche la visita di Giovanni Paolo II che disse nella piazza di Alexander Nevski il 23 maggio 2002: “Bulgaria, ponte tra l’Europa occidentale e l’Europa meridionale, crocevia spirituale, terra di incontro e di mutua comprensione”. Alla fine, il card. Sandri ha implorato il dono della pace perché l’“Europa, il mondo non hanno bisogno di guide superbe che seminano distruzione e morte: i piccoli e i poveri, dalla cattedra della loro umiliazione e sofferenza chiedono a tutti i potenti di battersi il petto e fare la pace”.