“Riteniamo che, con l’udienza odierna, si sia completata la dimostrazione dell’assoluta correttezza del Cardinale anche in questa vicenda, e parimenti dimostrato l’ineccepibile impiego dei contributi benevolmente concessi dalla Segreteria di Stato, effettivamente impiegati per finalità caritatevoli”. È quanto dichiarano Fabio Viglione e Maria Concetta Marzo, avvocati del card. Angelo Becciu, in una nota diffusa in merito all’udienza odierna del processo in corso in Vaticano sugli investimenti finanziari della segreteria di Stato a Londra. “All’udienza odierna – spiegano i difensori – è stato ricostruito l’impiego del sussidio erogato dalla Segreteria di Stato nei confronti di Caritas Ozieri, di 25.000€ nel 2015 e di 100.000€ nel 2018. È stato ulteriormente ribadito come il contributo del 2015 fu impiegato quale parziale sostegno per l’acquisto di un forno, da impiegare nel progetto del panificio a vocazione sociale, dal costo complessivo di 119.000€”. “Quanto, invece, al contributo erogato nel 2018 – precisano i legali – è stato confermato che il vescovo di Ozieri, mons. Melis, mai ascoltato durante le indagini dagli inquirenti, aveva a più riprese pubblicamente annunciato che la somma era stata accantonata per la futura costruzione della Cittadella della Carità, un centro polifunzionale a vocazione sociale, in attesa del raggiungimento della somma complessiva necessaria a finanziarla, pari ad oltre 1.300.000€. È stato confermato che i lavori hanno avuto inizio nel febbraio di quest’anno. Si è quindi confermata la natura caritatevole dei contributi, perfettamente rispondenti alle finalità istituzionali dell’Obolo di San Pietro”. “Si è poi ricostruita una serie di spese di modesta entità — inizialmente scambiate per l’inesistente cifra di 109.000€, risultate in realtà essere ammontanti a soli 109€ —, effettuate nell’interesse di Caritas e per il raggiungimento dei propri scopi istituzionali, quali l’assistenza ai profughi, oggetto di sospetto investigativo, poi confutato nel corso dell’udienza”.