I casi di diarrea acquosa acuta segnalati in Siria hanno superato i 20.000 e sono stati rilevati in tutti i governatorati. È quanto rende noto l’Unicef che questa settimana ha consegnato nel Paese, in guerra dal 2011, aiuti sanitari, idrici e igienici salvavita per intensificare gli sforzi volti a fermare l’epidemia di colera. Le forniture comprendevano kit per la diarrea acquosa acuta, per sostenere le strutture sanitarie e le comunità nel trattamento di 36.000 casi di diarrea acquosa acuta moderata e grave, e compresse, per aiutare 350.000 persone a purificare l’acqua per le loro esigenze domestiche. “Ogni giorno è importante”, ha dichiarato il rappresentante dell’Unicef in Siria, Bo Viktor Nylund. “I nostri team stanno lavorando instancabilmente, insieme ai partner, per potenziare la risposta. I nostri sforzi si concentrano sul rifornimento e la distribuzione di forniture sanitarie, idriche e igieniche salvavita, sull’accesso all’acqua sicura e pulita, sul coinvolgimento delle comunità e sulla condivisione di informazioni per aumentare la consapevolezza su come mantenere al sicuro i bambini e le loro famiglie”. Con il diffondersi dell’epidemia, vengono minacciati anche la salute e il benessere dei bambini. Da quando l’epidemia è stata dichiarata il 10 settembre 2022, l’Unicef ha distribuito 60 kit contro la diarrea acquosa acuta nei governatorati più colpiti per supportare il trattamento nelle strutture sanitarie e a livello comunitario. Nelle ultime due settimane sono state distribuite 408 tonnellate di ipoclorito di sodio per aumentare i dosaggi e la concentrazione di cloro al fine di prevenire e contenere la diffusione della malattia, in particolare nelle comunità fragili e altamente vulnerabili, garantendo a 10 milioni di persone in tutto il Paese l’accesso ad acqua sicura e pulita.