“L’ondata di attacchi indiscriminati contro città e infrastrutture civili in tutta l’Ucraina è scioccante. Deve essere affrontata con un’azione decisiva, compreso l’aumento delle sanzioni, un maggiore supporto militare, in particolare i sistemi di difesa aerea, carri armati e armature pesanti, nonché sforzi rafforzati nell’affrontare i crimini di guerra commessi in Ucraina. La vera pace può venire solo con la giustizia, con un tribunale che esamini i crimini di guerra”. Roberta Metsola è intervenuta in apertura del Consiglio europeo che riunisce oggi e domani i 27 capi di Stato e di governo Ue a Bruxelles. Nell’agenda ovviamente Ucraina, energia, economia. “L’invasione brutale, illegale e ingiustificata dell’Ucraina da parte della Russia ha messo in luce che dobbiamo mantenere la difesa e la sicurezza in cima alle nostre priorità per contrastare gli attacchi ibridi”.
“I cittadini europei guardano a noi. Dobbiamo rispondere con forza – all’unisono – e proporzionalmente. È tempo di fare passi da gigante per sostituire i piccoli passi, che si tratti di affrontare la spirale dei prezzi dell’elettricità, la riduzione delle forniture di gas, l’aumento dell’inflazione o la risposta all’illegale e brutale invasione russa dell’Ucraina sovrana”.
“Abbiamo bisogno di una visione credibile per il nostro mercato energetico del futuro. È necessario un meccanismo di approvvigionamento congiunto per il gas. È l’unico modo in cui possiamo trovare una via d’uscita comune. Occorre riconsiderare la possibilità di dissociare i prezzi dell’elettricità da quelli del gas, come misura straordinaria e temporanea. Il Parlamento europeo resta pronto a fare la sua parte, su RePowerEu, e per una revisione a lungo termine del nostro mercato energetico”.
Metsola ha poi aggiunto: “L’inflazione a due cifre e i tassi di interesse in rapido aumento stanno causando uno tsunami, cancellando il valore dalle case, colpendo i salari. La nostra economia si è ripresa molto dopo la pandemia, grazie al nostro quadro di governance economica e alla nostra NextGenerationEu. Ora dobbiamo creare le condizioni giuste per stimolare gli investimenti privati, per riportare l’economia dell’Unione su un percorso stabile di crescita”.