Sul fronte povertà, “ci sono le nuove emergenze causate dalla crisi energetica e dall’aumento delle bollette e, in generale, dell’inflazione”. Lo ha evidenziato Tito Boeri, economista dell’Università Bocconi, che, collegato in video, è intervenuto alla presentazione a Roma del Rapporto su povertà ed esclusione sociale dal titolo “L’anello debole”, curato da Caritas Italiana. “Su questo – ha affermato – io credo che oggi bisogna essere molto chiari: dobbiamo sterilizzare gli effetti delle bollette per le famiglie povere, aiutarle in base ai consumi storici evitando di incentivare i consumi energetici per riuscire a calmierare i prezzi. Al di sopra della soglia di povertà, dobbiamo dare degli aiuti molto limitati, che vadano veramente alle famiglie bisognose di aiuto”. Per l’economista, “un discorso analogo si pone nei confronti delle imprese: bisogna agire in modo coordinato a livello europeo per evitare che le imprese perdano competitività, ma non possiamo illuderci che si possano completamente sterilizzare gli effetti degli aumenti del prezzo del gas e dell’elettricità sull’operato delle imprese. Se tutte le imprese hanno lo stesso shock, non si ha una perdita di competitività delle imprese italiane nei confronti dei nostri maggiori partner commerciali. Questo è un problema che non può essere superato esclusivamente con sussidi italiani, ci saranno certamente soprattutto per le imprese energivore”. Poi, ha osservato, “bisogna essere molto attenti all’inflazione perché fa molto male alle persone povere. Qui ci sono pochi rimedi se non quello di adottare politiche macroeconomiche restrittive. Non abbiamo alternative a questo momento”.