“La pandemia ci ha restituito una situazione di disuguaglianza in Italia inedita, in cui ci sono delle aree nuove emerse, che vanno attentamente monitorate. Abbiamo raggiunto livelli di povertà educativa molto preoccupanti e sono queste forme di povertà che rischiano di essere di lunga durata, persistenti”. Lo ha ricordato Tito Boeri, economista dell’Università Bocconi, che, collegato in video, è intervenuto alla presentazione a Roma del Rapporto su povertà ed esclusione sociale dal titolo “L’anello debole”, curato da Caritas Italiana. “Mentre possiamo sperare che con interventi pubblici adeguati si possa ridurre la povertà in temi anche non troppo lunghi, è molto più difficile intervenire sulla povertà educativa. Se non lo facciamo subito, rischiamo di avere generazioni di perdenti sul mercato del lavoro. Occorre fare molto su questo, usando gli stessi strumenti della didattica a distanza, che non può sostituire quella in presenza, ma se dobbiamo pensare a corsi di recupero per persone che sono rimaste dietro, in questo caso anche la didattica a distanza può essere efficace”.
Infine, “non dobbiamo dimenticare che la pandemia ha colpito molto le donne: la perdita di occupazione e la diminuzione del reddito si sono fortemente concentrate sulle donne, abbiamo avuto un problema molto serio di partecipazione femminile al mercato del lavoro. Sappiamo anche che quando le donne rientrano nel mondo del lavoro si trovano di fronte a penalità molto rilevanti. Alle donne in questo momento bisogna dedicare una particolare attenzione: su questo si deve fare molto di più”.