“Sono arrivati stanchi, provati da un viaggio di 15 giorni. Da parte nostra abbiamo consentito una doccia, il cambio dei vestiti. Li abbiamo accolti, abbiamo fornito loro il pranzo e la cena”. Lo ha detto al Sir suor Antonia Dal Mas, della Congregazione delle missionarie dell’Immacolata del Pime di Corigliano – Rossano, raccontando l’accoglienza nella struttura di Santa Maria delle Grazie di 13 minori non accompagnati di nazionalità egiziana sbarcati il 13 ottobre nel porto rossanese. Nell’occasione, in tutto sono sbarcate 110 persone. “Ad oggi la difficoltà maggiore che abbiamo è quella della lingua. Non è facile comprenderli perché parlano solo arabo”. Suor Dal Mas è alle prese con la traduzione, attraverso Google, delle parole da comunicare ai giovanissimi, tra i 13 e i 17 anni. La Caritas diocesana, guidata da don Claudio Cipolla, “ha provveduto ai vestiti nuovi per tutti, alle scarpe, perché hanno perso scarpe e cellulari e in realtà voglio evidenziare che c’è stata una buona solidarietà tra di loro, che pure sono tra sconosciuti”. La consacrata evidenzia che “questi giovanissimi hanno per la maggior parte parenti in Italia, quindi il loro desiderio è di raggiungerli. Sono già in contatto con loro. Noi, dal canto nostro, non abbiano l’obbligo di trattenerli, se loro hanno parenti, ma di fornire la giusta accoglienza”. Fra chi invece non ha parentela, “in tre hanno manifestato il desiderio di andare a scuola e quindi dovremo premurarci per assicurare ciò”.