“In piena comunione con i numerosi appelli lanciati da Papa Francesco e dalla Santa Sede, anche noi rivolgiamo un forte appello ai responsabili dell’aggressione, affinché sospendano immediatamente le ostilità, e a tutte le parti affinché si aprano a ‘serie proposte’ per una pace giusta, in vista di una soluzione sostenibile del conflitto nel pieno rispetto del diritto internazionale e dell’integrità territoriale dell’Ucraina”. È “l’accorato appello alla pace in Ucraina e nell’Europa intera”, che i vescovi delegati delle Conferenze episcopali dell’Unione europea, riuniti dal 12 al 14 ottobre a Bruxelles per l’assemblea plenaria d’autunno, rivolgono in una Dichiarazione finale. “Ci sentiamo colmi di profonda tristezza per le orribili sofferenze umane inflitte ai nostri fratelli e sorelle in Ucraina dalla brutale aggressione militare dell’autorità politica russa. Ricordiamo le vittime nelle nostre preghiere ed esprimiamo la nostra più sincera vicinanza alle loro famiglie”, scrivono i vescovi. “Ci sentiamo ugualmente vicini ai milioni di rifugiati, per lo più donne e bambini, che sono stati costretti a lasciare le loro case, così come a tutti coloro che soffrono in Ucraina e nei Paesi vicini a causa della ‘follia della guerra’”. I vescovi seguono la situazione in corso e si dicono “profondamente preoccupati per le recenti azioni che accrescono il rischio di un’ulteriore espansione del conflitto in corso, con tutte le sue incontrollabili e disastrose conseguenze per l’umanità”. “La guerra in Ucraina – osservano i vescovi – ci riguarda direttamente anche come cittadini dell’Unione europea. Il nostro pensiero va a tutti coloro che si trovano in difficoltà socioeconomiche sempre più drammatiche, a causa dell’emergenza energetica, dell’aumento dell’inflazione e dell’impennata del costo della vita”. Dopo un’approfondita discussione sulla guerra in Ucraina e le sue implicazioni socio-economiche sempre più drammatiche che colpiscono i cittadini europei e non solo, i vescovi lanciano un appello anche all’Ue: “Soprattutto in momenti di crisi come questo, ci rendiamo conto ancora una volta che l’Unione europea è una realtà preziosa, secondo la sua ispirazione originaria. Siamo grati per gli instancabili sforzi dei decisori politici europei nel mostrare solidarietà all’Ucraina e nel mitigare le conseguenze della guerra per i cittadini europei, e incoraggiamo fortemente i leader a mantenere la loro unità e determinazione per il progetto europeo”.