Mercoledì 19 ottobre, alle 17, presso Palazzo Altieri a Roma, sarà presentata l’indagine “Lavorare dis/pari, ricerca su disparità salariale e di genere”, realizzata dall’Area Lavoro delle Acli Nazionali in collaborazione con il Coordinamento Donne Acli. “La ricerca – spiegano i promotori in una nota diffusa oggi – rileva l’esistenza, le dimensioni e gli effetti prodotti di una disparità retributiva e previdenziale tra uomo e donna”. Da un’anticipazione della ricerca emerge che il cosiddetto lavoro povero è prerogativa femminile: tra i lavoratori/trici saltuari/e coloro i quali hanno un reddito annuo complessivo fino a 15.000 euro sono il 68% tra le donne, percentuale che scende al 51,5% tra gli uomini. Ma anche tra i/le lavoratori/trici stabili i valori registrati per quella fascia di reddito sono rispettivamente del 24,6% contro il 7,8%. Le donne giovani sono, dunque, quelle più a rischio povertà: nella fascia d’età tra i 30 e 39 anni, ben il 14,5% delle lavoratrici si trova in povertà assoluta rispetto al 6,8% degli uomini; percentuale che sale al 22% se consideriamo anche chi si trova in povertà relativa e al 38,5% per i redditi complessivi fino a 15.000 euro. Tutti i dati dell’indagine saranno resi noti nella giornata del 19 ottobre, che si aprirà con gli interventi di Emiliano Manfredonia, Presidente nazionale Acli e di Chiara Volpato, Responsabile nazionale Coordinamento Donne Acli.