“L’unico modo per combattere l’attuale grave crisi alimentare è combattere l’ingiustizia alimentare che deriva dalla mancanza di attenzione per i più poveri e i più vulnerabili, e di cura per la nostra casa comune”. Lo sostiene Caritas Internationalis, che in occasione della Giornata mondiale dell’alimentazione 2022 che ricorre il 16 ottobre, invita i governi nazionali, le istituzioni internazionali e la comunità globale a sostenere l’agricoltura locale e su piccola scala come soluzione sostenibile e a lungo termine contro l’insicurezza alimentare. La produzione alimentare mondiale, si legge in un comunicato, “è influenzata da tre fattori principali: emergenza climatica, impatto della Covid-19 e conflitti”. Questa Giornata mondiale “è segnata dalla guerra in Ucraina, che ha contribuito allo sconvolgimento dei mercati alimentari ed energetici globali, con un’impennata dei prezzi del cibo e del carburante che porrà milioni di persone a rischio di fame in tutto il mondo”, afferma Aloysius John, segretario generale di Caritas Internationalis.
Accanto ai punti nevralgici dell’insicurezza alimentare quali Afghanistan, Siria e Yemen, il Sahel e il Corno d’Africa sono tra le regioni più colpite, con 21 milioni di persone in Etiopia, Kenya e Somalia che soffrono di alti livelli di insicurezza alimentare e malnutrizione. Questo è anche il risultato della dipendenza da alimenti di importazione e dall’agricoltura industriale con input chimici e del limitato coinvolgimento degli agricoltori nella catena di approvvigionamento alimentare.
Di qui l’invito a comunità internazionale e decisori politici “sostenere nuove forme di agricoltura di piccola scala, creare cooperative sociali alimentari e consentire ai piccoli agricoltori di coltivare la loro terra. Ciò significa un cambiamento nei progetti di sviluppo agricolo, con un’attenzione particolare alla gestione dei bacini idrografici e all’accesso a materiali agricoli sostenibili”.