“Inclusione sanitaria”. Ha questo titolo il convegno promosso per domani, sabato 15 ottobre, dalla Fondazione Caritas Jesina per presentare i servizi per la salute, l’Ambulatorio solidale e l’Armadio farmaceutico. I lavori prenderanno il via alle 17.30 presso il Centro pastorale di Jesi in via Lorenzo Lotto, 14. A seguire è in programma la visita all’Ambulatorio solidale e all’Armadio farmaceutico presso la sede della Caritas in viale Papa Giovanni XXIII 23A, Jesi.
Il convegno – al quale prenderà parte il vescovo di Jesi, mons. Gerardo Rocconi – sarà aperto dai saluti del presidente della Fondazione Caritas Jesina, Marco D’Aurizio, e dei rappresentanti del Comune di Jesi. Poi la coordinatrice del Progetto Safe per Jesi, Mariangela Boiani, si soffermerà sul senso della rete per l’inclusione e la salute che coinvolge 24 partner tra il Trentino e la Sicilia per attuare strategie e realizzare progetti che sensibilizzino sul tema della povertà sanitaria e dell’inclusione lavorativa. Il progetto Safe – viene spiegato in una nota della diocesi di Jesi – è nato grazie al finanziamento del ministero del Lavoro e ha il compito di coordinare l’attività di realtà presenti in modo capillare su tutto il territorio italiano. Toccherà poi al dott. Emilio Amadio, responsabile dell’Ambulatorio, presentarne le caratteristiche, e alla dott.ssa Martina Zitti, responsabile dell’Armadio farmaceutico e referente del Banco farmaceutico, spiegare le modalità operative. Poi sarà la volta del dott. Gabriele Pagliariccio, chirurgo vascolare, che terrà una relazione sul tema “Inclusione sanitaria: il ruolo degli ambulatori solidali” a partire dall’esperienza dell’Ambulatorio solidale P.S. Maundodè di Senigallia.