“Con l’aumento della povertà estrema, invito tutti gli Stati membri ad affrontare la povertà in modo sistematico e globale, anche perseguendo politiche fiscali saldamente basate sui diritti umani”, ha dichiarato oggi il commissario per i diritti umani del Consiglio d’Europa, Dunja Mijatović, in occasione della Giornata internazionale per lo sradicamento della povertà. Sradicare la povertà è il primo degli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite. Tuttavia, dal 2021, la povertà è tornata a crescere, la pandemia ha frenato in modo significativo i progressi compiuti nella riduzione della povertà in Europa, esacerbando le carenze strutturali già esistenti nei sistemi di protezione sociale. “Nel 2022, la guerra in Ucraina, gli alti prezzi dell’energia, le interruzioni del commercio e l’aumento dell’inflazione stanno destabilizzando un sistema già indebolito, spingendo sempre più famiglie verso la povertà”, scrive il Consiglio d’Europa in una nota. Secondo un rapporto della Banca europea per gli investimenti, “l’impatto dell’aumento dei prezzi dell’energia e dei generi alimentari è particolarmente significativo nei Paesi dell’Europa centrale e sudorientale, dove la popolazione è più a rischio di povertà, mentre i tassi di risparmio e i redditi tendono a essere complessivamente più bassi”.
Nel luglio 2022, la principale banca alimentare tedesca ha riferito che oltre 2 milioni di persone hanno cercato assistenza, mentre 600mila persone in più vivono al di sotto della soglia di povertà rispetto al periodo precedente la pandemia. Secondo un rapporto sulla povertà del Regno Unito, nel 2021 il Paese stava affrontando una “marea di povertà”. In Spagna, migliaia di persone si affidano agli aiuti alimentari di emergenza e la domanda di alloggi sociali è aumentata notevolmente.