Brasile: ieri la festa della Vergine di Aparecida. Brandes (arcivescovo), “pane, pace e fraternità, i ‘vini’ che oggi mancano al Paese”

Foto Thiago Leon/SIR

Maria ci chiama ad “ascoltare la Parola, ascoltare Dio, ma anche ascoltare il grido del popolo”. Nel caso del Brasile, “manca il pane, manca la pace, manca la fraternità, questi sono i vini di cui tutti abbiamo bisogno oggi”. Lo ha detto ieri dom Orlando Brandes, arcivescovo di Aparecida, celebrando l’eucaristia nel santuario nazionale, nel giorno della festa della patrona del Brasile.
L’arcivescovo ha fatto riferimento al brano evangelico delle nozze di Cana, letto durante la messa e ha poi riflettuto sul cammino di Maria per incontrare la cugina Elisabetta, che ha definito “il cammino della fraternità, il cammino del servizio, il cammino della sinodalità, il cammino della fraternità”. Oggi, “ogni profeta deve essere voce di Gesù e voce della Parola”, atteggiamento assunto da Maria nel Magnificat. In relazione al momento politico e al ballottaggio del prossimo 30 ottobre per le presidenziali, l’arcivescovo Brandes ha sottolineato l’importanza del voto, che considera “il diritto e il potere del popolo”. Ha anche indicato la Vergine di Guadalupe come colei che si prende cura degli indigeni, affermando che “gli indigeni sono la pupilla degli occhi della Vergine”, e di altre apparizioni in cui Maria difende gli schiavi, fa affidamento sulla forza dei piccoli, dei malati, cercando di “elevare la dignità dei figli di Dio”.
Ad Aparecida ieri era presente, tra non poche polemiche, il presidente uscente Jair Bolsonaro, che ha partecipato alla messa. L’ex presidente Luiz Inácio Lula, in tesa in vista del ballottaggio, ha invece diffuso un comunicato, nel quale esprime la volontà di rispettare tutte le religioni, e “da cattolico”, si affida all’intercessione della Vergine di Aparecida per poter costruire una “nazione giusta, democratica, indipendente e sovrana”.

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