Vescovi Toscana: cammino sinodale, formazione al sacerdozio, ministeri istituiti e missioni al centro dell’assemblea all’eremo di Lecceto

I vescovi della Conferenza episcopale toscana (Cet) si sono riuniti lunedì 3 ottobre scorso all’Eremo di Lecceto (Malmantile – Firenze) per la loro assemblea. In apertura di riunione, si legge in un comunicato stampa diffuso oggi, sono stati analizzati i temi al centro dell’ultimo incontro del Consiglio episcopale permanente della Cei. Tra questi, i vescovi si sono soffermati in particolare sul prosieguo del Cammino sinodale, che vede impegnate attivamente tutte le diocesi toscane, accogliendo con favore l’istituzione di un Comitato nazionale che sarà presieduto da mons. Erio Castellucci. È stato preso atto dello stato dei lavori per la nuova “Ratio” nazionale sull’organizzazione dei seminari e sulla formazione al sacerdozio presbiterale, sulla quale è impegnato in modo particolare mons. Stefano Manetti come presidente della Commissione episcopale della Cei per il clero e la vita consacrata e visitatore dei Seminari d’Italia per la Santa Sede. La Cet ha affrontato il tema della formazione per i ministeri istituiti di accolito, lettore e catechista, a seguito delle novità introdotte da Papa Francesco con le lettere in forma di Motu Proprio Spiritus Domini e Antiquum ministerium. A riguardo, si legge nel comunicato, sarà preparata una bozza di percorso formativo, a seguito della condivisione di esperienze e riflessioni, per individuare i criteri di discernimento. I vescovi toscani ritengono che la formazione dei laici, uomini e donne, ai ministeri istituiti sia una questione particolarmente importante per la vita delle Chiese locali. È stato affrontato anche il tema della Vita consacrata e avanzata la proposta di un nuovo incontro tra vescovi e superiori delle comunità religiose maschili e femminili. Nel mese di ottobre, tradizionalmente dedicato alle missioni, i vescovi hanno rivolto il pensiero ai tanti uomini e donne toscani (sacerdoti diocesani, religiosi e religiose, laici e laiche) impegnati nei vari continenti, e alle tante Chiese con le quali sono stati avviati legami di scambio e di cooperazione. Dalla Cet anche la sottolineatura dell’importanza della presenza dei missionari nel promuovere la pace, anche in zone in cui i cristiani vivono situazioni di persecuzione. La Cet ha infine provveduto al rinnovo dei mandati quinquennali degli incaricati regionali per i vari ambiti pastorali.

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