“Spesso è proprio il desiderio a fare la differenza tra un progetto riuscito, coerente e duraturo, e le mille velleità e i tanti buoni propositi di cui, come si dice, è lastricato l’inferno: ‘Io vorrei, io vorrei… ma non fai nulla’”. Lo ha spiegato il Papa, nella catechesi dell’udienza di oggi, pronunciata in piazza San Pietro e dedicata al desiderio. “L’epoca in cui viviamo sembra favorire la massima libertà di scelta, ma nello stesso tempo atrofizza il desiderio, per lo più ridotto alla voglia del momento”, ha denunciato Francesco, che ha ammonito a braccio: “Dobbiamo stare attenti a non atrofizzare il desiderio”. “Siamo bombardati da mille proposte, progetti, possibilità, che rischiano di distrarci e non permetterci di valutare con calma quello che veramente vogliamo”, l’analisi del Papa: “Tante volte – ha detto ancora a braccio – troviamo gente, pensiamo ai giovani, con il telefonino in mano: ma tu ti fermi per pensare? Non sei estroverso verso l’altro, vivi saziato del momento, e non cresce il desiderio”. “Molte persone soffrono perché non sanno che cosa vogliono dalla propria vita, tanti”, la tesi di Francesco: “probabilmente non hanno mai preso contatto con il loro desiderio profondo. Mai hanno saputo cosa vogliono. Da qui il rischio di trascorrere l’esistenza tra tentativi ed espedienti di vario tipo, senza mai arrivare da nessuna parte, e sciupando opportunità preziose. E così alcuni cambiamenti, pur voluti in teoria, quando si presenta l’occasione non vengono mai attuati. Manda il desiderio forte di portare aventi la cosa”. “Se il Signore rivolgesse a noi, oggi, la domanda che ha fatto al cieco di Gerico: ‘Che cosa vuoi che io faccia per te?’, cosa risponderemmo?”, ha chiesto il Papa ai fedeli: “Forse, potremmo finalmente chiedergli di aiutarci a conoscere il desiderio profondo di lui, che Dio stesso ha messo nel nostro cuore. ‘Signore, che io conosca i mei desideri, che io sia un uomo o una donna di grandi desideri. E forse il Signore ci darà la forza di concretizzarlo. È una grazia immensa, alla base di tutte le altre: consentire al Signore, come nel Vangelo, di fare miracoli per noi, di darci il desiderio e di farlo crescere. Perché anche Lui ha un grande desiderio nei nostri confronti: renderci partecipi della sua pienezza di vita”.