(Bruxelles) Sulla scia di quanto annunciato dalla presidente Ursula von der Leyen nel suo discorso sullo stato dell’Unione 2022, la Commissione ha adottato oggi una proposta per proclamare il 2023 Anno europeo delle competenze. “La transizione verde e digitale sta aprendo nuove opportunità per i cittadini e per l’economia dell’Ue: disporre delle competenze necessarie consente alle persone di affrontare con successo i cambiamenti del mercato del lavoro e di partecipare appieno alla società e alla democrazia. Questo farà sì – spiega una nota – che nessuno sia lasciato indietro e che la ripresa economica e la transizione verde e digitale siano socialmente eque e giuste. Una forza lavoro dotata delle competenze richieste contribuisce anche alla crescita sostenibile, accresce l’innovazione e migliora la competitività delle imprese”.
Tuttavia, sottolinea la Commissione, “attualmente oltre tre quarti delle imprese dell’Ue incontrano difficoltà a trovare lavoratori con le competenze necessarie, e i dati più recenti di Eurostat indicano che solo il 37% degli adulti ha l’abitudine di seguire formazioni”. L’indice di digitalizzazione dell’economia e della società mostra che, in Europa, 4 adulti su 10 e 1 persona su 3 che lavora non dispongono delle competenze digitali di base.
Con l’Anno europeo delle competenze, in collaborazione con il Parlamento europeo, gli Stati membri, le parti sociali, i servizi per l’impiego pubblici e privati, le camere di commercio e dell’industria, gli erogatori di istruzione e formazione, i lavoratori e le imprese, la Commissione “propone di imprimere nuovo slancio all’apprendimento lungo tutto l’arco della vita”: promuovendo investimenti maggiori, più efficaci e inclusivi nella formazione e nel miglioramento del livello delle competenze per sfruttare appieno il potenziale della forza lavoro europea; garantendo che le competenze siano adeguate alle esigenze del mercato del lavoro; abbinando le aspirazioni e le competenze delle persone alle opportunità offerte dal mercato; attraendo persone provenienti da Paesi terzi con le competenze necessarie all’Ue.
Margrethe Vestager, vicepresidente esecutiva della Commissione, ha dichiarato: “Le competenze sono essenziali per ottenere ciò che vogliamo dalla tecnologia. La gestione della vita digitale – pagare le bollette, richiedere un permesso di parcheggio ecc. – presuppone competenze specifiche da parte dei cittadini. Creare soluzioni a vantaggio della società con tecnologie che ci aiutino nella nostra vita quotidiana richiede competenze. Abbiamo stabilito gli obiettivi, ora è il momento di agire. L’Anno europeo delle competenze ci aiuterà a concentrare i nostri sforzi per permettere alle persone di imparare”. La proposta dovrà essere valutata ora da Parlamento e Consiglio Ue.