La salute mentale della popolazione in Afghanistan, e dei bambini in particolare, è in serio pericolo, a causa della crisi economica e decenni di conflitto. Una bambina su quattro mostra segni di depressione o ansia e che due terzi dei bambini hanno dichiarato di provare sentimenti negativi tra cui sentirsi più preoccupati, più tristi e più arrabbiati che in precedenza. Solo un bambino e un adulto su quattro riceve le cure di cui avrebbe urgentemente bisogno. Molti potrebbero non riprendersi e andare incontro a conseguenze a lungo termine. Si stima che in Afghanistan ci siano 4.460.000 bambini e adulti che necessitano di cure per la salute mentale e di supporto psicosociale. Quest’anno solo 1.308.661 persone hanno avuto accesso a questo tipo di servizi e cure. Sono i dati resi noti da Save the children in occasione della Giornata mondiale per la salute mentale. Molti bambini vanno a letto affamati notte dopo notte, abbandonano la scuola per lavorare e mantenere la famiglia, hanno perso i loro cari a causa della mancanza di assistenza sanitaria. I genitori raccontano di aver riscontrato cambiamenti preoccupanti nel comportamento dei loro figli tra cui pianti incontrollabili, incubi, aggressività e autolesionismo. Non esistono servizi di supporto psicosociale. I sistemi di assistenza sanitaria e di protezione dell’infanzia dell’Afghanistan sono da tempo privi di risorse e le strutture spesso mancano di personale qualificato e di fondi. Le famiglie, inoltre, faticano a pagare le cure e il trasporto da e per le strutture. Sebbene il conflitto in Afghanistan si sia ridotto nell’ultimo anno, i bambini continuano a fare i conti con le violenze di cui sono stati testimoni in passato – tra cui la perdita di persone care – e sono ancora esposti ad attacchi mortali che prendono di mira gli studenti e le strutture scolastiche. Le nuove restrizioni imposte dai talebani hanno avuto un impatto anche sul loro benessere psichico, soprattutto su quello delle ragazze. Le restrizioni hanno escluso molte ragazze dalla scuola, dalla socializzazione e dalla possibilità di frequentare parchi e negozi. La crisi economica ha anche costretto alcune a sposarsi precocemente perché i genitori hanno bisogno di denaro per sfamare gli altri figli della famiglia.