Durante le giornate del Festival della Missione Milano “sta dando e ricevendo molti doni”: la città sta “gustando la missione”. A dirlo al Sir, tracciando un primo bilancio dell’evento giunto alla sua terza giornata di incontri, è monsignor Franco Agnesi, vescovo ausiliare e vicario generale della diocesi di Milano. “Noi diamo ma riceviamo molto – dice Agnesi –; è la reciprocità il segno della Chiesa del futuro”. Il presule cita la Fondazione Missio e la Cimi, come promotori del Festival, ma anche “tutte le persone che da fuori stanno partecipando”, arricchendo l’evento che si svolge nel cuore della metropoli, alle Colonne di San Lorenzo. Il vescovo parla quindi dello spirito della kermesse, alla quale partecipano centinaia di persone ad ogni panel e agli incontri in presenza, e altrettante da remoto: “l’accoglienza è caratterizzata dal sorriso ed è un segno tangibile del modo in cui ci si incontra e si sta insieme; alcune nostre riflessioni e proposte partono proprio da questo: dal sorriso che apre la porta e mette in relazione le persone”.
Questa accoglienza al festival è caratterizzata “anche, direi, da una certa ‘precisione ambrosiana’ nel fare le cose in modo positivo e ben organizzate, in maniera che ci sia un’accoglienza bella ed adeguata”.
Il vescovo ricorda il contributo della diocesi alla missione: “I missionari partiti dalla diocesi di Milano sono tanti: 700 tra laici, consacrati e preti, degli istituti, compresi i fidei donum; ed almeno 350/400 tra consacrate e presbiteri sono giunti da altre Chiese e Paesi qui da noi. Qualcuno viene per studiare e approfondire ma anche per vivere il Vangelo e condividerlo”.