Serbia: Patriarca Porfirije, “Natale in un mondo pieno di paura e inquietudine”. Appello di amore, fratellanza e custodia del creato

Questa mattina il patriarca serbo Porfirije ha presieduto la divina liturgia natalizia nella cattedrale di San Sava a Belgrado. La Chiesa ortodossa serba celebra il Natale il 7 gennaio secondo il calendario giuliano. Alla celebrazione sono stati presenti rappresentanti della Chiesa cattolica e dalle altre confessioni religiose come anche il principie Filip Karadjordevic. Nel messaggio natalizio del capo della Chiesa ortodossa serba, letto durante la liturgia, viene sottolineato che celebriamo la nascita di Cristo “in un mondo pieno di paura e inquietudine, un’atmosfera di incomprensione, sfiducia e intolleranza”. Porfirije ha fatto riferimento alla pandemia, affermando che la “Chiesa invita tutti ad aderire alle misure delle autorità ma ricorda anche di evitare l’esclusività e di rispettare la libertà umana”. “La nascita dell’Uomo-Dio ci invita all’amore vero – ha detto Porfirije – permeato di un sincero senso di fratellanza tra le persone”. Il patriarca serbo ha affermato che “il coronavirus è un monito all’uomo per ritornare ai comandamenti di Dio” e ha lanciato un appello a “rispettare, nutrire e preservare la natura come dono più prezioso di Dio”. Come ogni anno, il capo della Chiesa ortodossa serba ha ricordato gli ortodossi di Kosovo esprimendo loro particolare vicinanza. Otto Chiese ortodosse celebrano oggi il Natale – la Chiesa ortodossa russa, il Patriarcato di Gerusalemme, il Monte Athos, i greci che seguono il vecchio calendario e i copti egiziani.

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