“Come nessuno può dire: ‘Gesù è Signore’, se non sotto l’azione dello Spirito Santo, così nessun cristiano potrà dare testimonianza piena e genuina di Cristo Signore senza l’ispirazione e l’aiuto dello Spirito”. Ne è convinto il Papa, che nel messaggio per la Giornata missionaria mondiale, che si celebra il 23 ottobre, afferma che “ogni discepolo missionario di Cristo è chiamato a riconoscere l’importanza fondamentale dell’agire dello Spirito, a vivere con lui nel quotidiano e a ricevere costantemente forza e ispirazione da lui. Anzi, proprio quando ci sentiamo stanchi, demotivati, smarriti, ricordiamoci di ricorrere allo Spirito Santo nella preghiera”. “È lo Spirito il vero protagonista della missione”, ribadisce Francesco: “è lui a donare la parola giusta al momento giusto nel modo giusto”. “Continuo a sognare la Chiesa tutta missionaria e una nuova stagione dell’azione missionaria delle comunità cristiane”, rivela il Papa all’inizio di questo 2022, che celebra i quattrocento anni dall’istituzione della Sacra Congregazione de propaganda fide, rivelatasi “cruciale per rendere la missione evangelizzatrice della Chiesa veramente tale, indipendente cioè dalle ingerenze dei poteri mondani, al fine di costituire quelle Chiese locali che oggi mostrano tanto vigore”. “Ci auguriamo che, come nei quattro secoli passati, la Congregazione, con la luce e la forza dello Spirito, continui e intensifichi il suo lavoro nel coordinare, organizzare, animare le attività missionarie della Chiesa”, l’auspicio di Francesco, che cita anche Pauline Jaricot, la ragazza francese che 200 anni fa ha fondato l’Associazione della Propagazione della Fede, e la cui beatificazione si celebra in quest’anno giubilare. “Pur in condizioni precarie, lei accolse l’ispirazione di Dio per mettere in moto una rete di preghiera e colletta per i missionari, in modo che i fedeli potessero partecipare attivamente alla missione fino ai confini della terra”, scrive il Papa, ricordando che “da questa idea geniale nacque la Giornata Missionaria Mondiale che celebriamo ogni anno, e la cui colletta in tutte le comunità è destinata al fondo universale con il quale il Papa sostiene l’attività missionaria”. Infine, il Papa cita il vescovo francese Charles de Forbin-Janson, che iniziò l’Opera della Santa Infanzia per promuovere la missione tra i bambini con il motto “I bambini evangelizzano i bambini, i bambini pregano per i bambini, i bambini aiutano i bambini di tutto il mondo”, e Jeanne Bigard, che diede vita all’Opera di San Pietro Apostolo per il sostegno dei seminaristi e dei sacerdoti in terra di missione. “Queste tre Opere missionarie sono state riconosciute come “pontificie” proprio cent’anni fa”, ricorda Francesco: “Ed è stato pure sotto l’ispirazione e la guida dello Spirito Santo che il Beato Paolo Manna, nato 150 anni or sono, fondò l’attuale Pontificia Unione Missionaria per sensibilizzare e animare alla missione i sacerdoti, i religiosi e le religiose e tutto il popolo di Dio. Di quest’ultima Opera fece parte lo stesso Paolo VI, che le diede il riconoscimento pontificio”. “Auspico che le Chiese locali possano trovare in queste Opere un solido strumento per alimentare lo spirito missionario nel Popolo di Dio”, l’augurio finale.