Papa Francesco: Giornata malato, “anche quando non è possibile guarire, sempre è possibile curare”

“Il vostro servizio accanto ai malati, svolto con amore e competenza, trascende i limiti della professione per diventare una missione. Le vostre mani che toccano la carne sofferente di Cristo possono essere segno delle mani misericordiose del Padre. Siate consapevoli della grande dignità della vostra professione, come pure della responsabilità che essa comporta”. Lo scrive Papa Francesco nel suo messaggio, diffuso oggi, in occasione della XXX Giornata mondiale del Malato, rivolgendosi agli operatori sanitari.
Apprezzando
“i progressi che la scienza medica ha compiuto soprattutto in questi ultimi tempi”, il Pontefice sottolinea che “le nuove tecnologie hanno permesso di approntare percorsi terapeutici che sono di grande beneficio per i malati; la ricerca continua a dare il suo prezioso contributo per sconfiggere patologie antiche e nuove; la medicina riabilitativa ha sviluppato notevolmente le sue conoscenze e le sue competenze”. “Tutto questo, però, non deve mai far dimenticare la singolarità di ogni malato, con la sua dignità e le sue fragilità”. Nelle parole di Francesco la consapevolezza che “il malato è sempre più importante della sua malattia, e per questo ogni approccio terapeutico non può prescindere dall’ascolto del paziente, della sua storia, delle sue ansie, delle sue paure”. “Anche quando non è possibile guarire, sempre è possibile curare, sempre è possibile consolare, sempre è possibile far sentire una vicinanza che mostra interesse alla persona prima che alla sua patologia”. Quindi, l’auspicio che “i percorsi formativi degli operatori della salute siano capaci di abilitare all’ascolto e alla dimensione relazionale”.

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