La parrocchia Santi Matteo Apostolo e Giovanni Battista di Cannara e il Comitato per la tutela e la valorizzazione di Piandarca, nella diocesi di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino, esprimono vivo apprezzamento per il conferimento dell’incarico all’artista pavese Antonio De Paoli per la realizzazione di una statua di San Francesco intento a contemplare il Creato, per la realizzazione del santuario all’aperto dedicato alla “Predica agli uccelli di San Francesco”.
Considerata la complessità dell’opera in bronzo, occorrerà attendere sino a maggio 2022 perché la statua esca dalle fonderie di Pavia per poi essere collocata a Piandarca. “Tra non molto – dicono i referenti della Parrocchia e del Comitato – potremo finalmente vedere la statua nel luogo ove Francesco in quel giorno della primavera del 1221 pronunciò ‘Fratelli miei uccelli…’, l’incipit di una delle più conosciute pagine di spiritualità francescana che geni universali quali Giotto, Benozzo Gozzoli, Franz Listz hanno poi immortalato nelle loro opere”.
La parrocchia e il Comitato ringraziano “di tutto cuore i tantissimi donatori che da tutto il mondo hanno voluto manifestare la propria vicinanza al progetto, sia coloro che hanno contribuito con piccole somme, sia coloro che sono stati più generosi”. Attualmente sono stati raccolti circa 34mila euro che in parte andranno a coprire i costi di realizzazione e posa in opera della statua e in parte serviranno come contributo iniziale per l’altare in pietra, sempre a cura dell’artista De Paoli, che andrà a completare l’area, dotata già di un Tau di grandi dimensioni, visibile anche di notte con una illuminazione che ne esalta lo splendore.
“È con grande gioia che accolgo la notizia del prossimo posizionamento della statua di San Francesco che predica agli uccelli a Piandarca. Questa area è ricca di significato; è un santuario a cielo aperto che vogliamo continuare a valorizzare perché simbolo di quella conversione ecologica ispirata da San Francesco nel Cantico delle Creature e ribadita dal Santo Padre nell’enciclica Laudato si’”, afferma mons. Domenico Sorrentino, vescovo di Assisi-Nocera Umbra
“Per coltivare la memoria sono necessari segni visibili ed evocativi, rimandi affettivi ed emotivi. La statua di san Francesco che predica agli uccelli che verrà posta nel luogo dove per secoli se ne è coltivato il ricordo è uno di questi segni, per il quale mi rallegro. Sarà un altro modo, efficace e suggestivo, per realizzare l’invito di Gesù: ‘Proclamate il Vangelo a ogni creatura’ (Mc 16,15)”, dichiara fra Marco Moroni, custode del Sacro Convento di Assisi.