Capodanno: mons. Oliverio (Lungro), “rinnoviamo il desiderio che quello che ci attende sia un po’ migliore”

“All’inizio dell’anno è bello scambiarsi gli auguri. Rinnoviamo così, gli uni gli altri, il desiderio che quello che ci attende sia un po’ migliore”. A scriverlo, nella circolare per il mese di gennaio rivolta alla diocesi, il vescovo di Lungro, mons. Donato Oliverio. “È in fondo, un segno della speranza che ci anima e ci invita a credere nella vita”. Consapevole che “con l’anno nuovo non cambierà tutto, e che tanti problemi di ieri rimarranno anche domani”, il presule trae dalla Sacra Scrittura “una speranza reale”: “Vi auguro che il Signore posi lo sguardo sopra di voi e che possiate gioire, sapendo che ogni giorno il suo volto misericordioso risplende su di voi e non tramonta mai”. Infatti, “scoprire il volto di Dio rende nuova la vita. Il Signore ci guarda con tenerezza”. Mons. Oliverio, ricordando il tema della pace, ha evidenziato che “il Papa, con il suo messaggio, continua a esortare tutti i credenti e gli uomini di buona volontà a camminare nei sentieri della giustizia e della pace”. “Sappiamo tuttavia – prosegue – che la pace è un dono che viene dall’alto. È un frutto dello Spirito dell’amore che opera nel cuore degli uomini”. Da qui la preghiera: “Venga lo Spirito del Signore e trasformi i cuori dei credenti, perché sciolgano la loro durezza e s’inteneriscano davanti alla debolezza del Bambino. Trasformi i cuori delle nostre città e dei nostri paesi, perché l’odio, l’invidia, la maldicenza, la sopraffazione, il disinteresse siano allontanati e cresca la solidarietà. Trasformi il cuore del nostro Paese, perché non sia più traversato dall’individualismo e dall’interesse. Illumini la mente perché abbondino il perdono, la misericordia e il senso del bene comune. Trasformi il cuore dei popoli in guerra e si rafforzino gli operatori di pace. Trasformi il cuore di ogni uomo e di ogni donna, perché riscoprano il volto dell’unico Dio, Padre di tutti”.

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