Bestseller apparso in varie lingue di tutto il mondo, il libro di Albino Luciani, “Illustrissimi”, è stato tradotto ora anche in romeno e pubblicato recentemente dalla casa editrice Serafica dei frati francescani della Romania. L’edizione in lingua romena è introdotta dalla prefazione a firma del card. Pietro Parolin, Segretario di Stato e presidente della Fondazione vaticana Giovanni Paolo I. “La fortunata silloge di quaranta lettere immaginarie”, come la definisce il cardinale, apparsa in prima edizione in italiano nel 1976, fu subito un successo editoriale e venne tradotta in diverse lingue, alle quali oggi si aggiunge anche la lingua romena. La traduzione è curata dalla giornalista romena Cristina Grigore (che è anche collaboratrice del Sir), che da anni promuove la figura e l’insegnamento di Papa Luciani in Romania. L’edizione romena è accompagnata da note e indici dei nomi e tematico. “Per noi è una grande gioia iniziare il nuovo anno editoriale con un’edizione d’eccezione, ‘Illustrissimi. Scrisorile patriarhului’ (Illustrissimi. Le lettere del patriarca), tanto più che quest’anno l’autore, Papa Giovanni Paolo I, sarà beatificato il 4 settembre”, dichiara al Sir padre Daniel Romila, direttore della casa editrice Serafica. Raccomandando il libro ai lettori romeni, il card. Parolin fa sue le parole che, nel 1978, l’allora direttore del Messaggero di S. Antonio scrisse presentando la quarta edizione di “Illustrissimi”: “Noi l’accogliamo come preziosa eredità e la custodiamo gelosamente, ma vorremmo che tutti coloro, cristiani e no, che hanno conosciuto quest’uomo unico, conservassero il suo libro come compagno di cammino nella vita”.
“Delle quaranta lettere pubblicate sono anzitutto i destinatari ad attirare l’attenzione”, scrive ancora il card. Parolin. “La rassegna apre con la lettera a Charles Dickens, cui segue la missiva a Mark Twain, la terza è indirizzata a Gilbert Keith Chesterton. Le successive sono destinate ad autori e personaggi storici e fittizi di ogni epoca e del mito classico a cui si affiancano dottori della Chiesa”. “Illustrissimi si rivelò subito un successo editoriale: tre edizioni in tre anni. La quarta edizione venne rivista dall’autore appena eletto al Soglio di Pietro, che la corresse in alcuni punti. Ma il Pontefice non arrivò a vederla, così come non riuscì a vedere le diverse traduzioni moltiplicatesi nel corso degli anni, tra le quali anche in lingua cinese, vietnamita, coreana, indonesiana, giapponese, fiamminga, slovacca, maltese, ungherese a cui oggi si aggiunge la traduzione in lingua romena”. Parolin anticipa: “la nostra Fondazione provvederà presto a curare e pubblicare un’edizione critica della raccolta”.