Il 28 gennaio i gruppi Fuci sono stati invitati a riunirsi in preghiera e a rinnovare la loro adesione alla Federazione. Quest’anno la Festa dell’adesione, tradizionalmente convocata nel giorno di San Tommaso D’Acquino, patrono degli studenti universitari, ha portato gli aderenti a riflettere sulla comunità e sulla comunione a partire da una riflessione sul “Paragone del corpo” delle lettere di San Paolo. “È da ritenersi fondamentale d’altra parte, in seno ad un evento dall’alto valore simbolico come quello dell’adesione – si legge in una nota della Presidenza nazionale della Fuci -, riflettere, attraverso l’adesione alla Fuci, sull’appartenenza alla Chiesa e a Cristo. Questa riflessione assume ancora un’ulteriore significato se la si inserisce nei fermenti che la Chiesa vive in questo momento storico, primo fra tutti il cammino sinodale: camminare insieme non può prescindere dal riconoscerci compagni di viaggio. Riconoscerci comunità che sappia valorizzare le diversità, che abbia il coraggio di metterle in dialogo per essere strenua costruttrice di convergenza è stata la cifra di questa adesione che si è collocata 125 anni dopo la prima”. Nel corso della Festa particolare attenzione è stata rivolta alla preghiera per la pace in Ucraina “con lo scopo di diffondere quanto più possibile la consapevolezza che il mondo non è ovunque uguale: ci sono luoghi in cui la normalità è molto lontana dalla nostra idea di normalità, in cui conflitti quotidiani che durano decine di anni spesso vengono ignorati dal resto del mondo”.