“Essere uomini di comunicazione significa – ancora di più oggi, in questo tempo di pandemia – esercitare il ministero dell’ascolto facendo emergere sulla carta e sul web le tante storie di quotidiana speranza che hanno come protagonisti gli uomini e le donne che vivono nel nostro territorio perché la loro testimonianza divenga davvero esperienza condivisa e narrazione sinodale”. Lo ha detto Mauro Ungaro, presidente nazionale Fisc (Federazione Italiana Settimanali Cattolici), intervenuto a Lamezia Terme all’incontro sul messaggio di Papa Francesco per la 56ma giornata delle comunicazioni sociali, promosso dall’ufficio per le Comunicazioni sociali della diocesi lametina in collaborazione con la Fisc e la testata diocesana “LameziaNuova”. “Per le nostre testate online – ha affermato Ungaro – il tempo della pandemia è stato segnato da un dato abbastanza coincidente da nord a sud: sono aumentati esponenzialmente gli accessi ai social ed ai siti web. Ormai basta anche il più semplice smartphone per proporre in ogni istante ‘una vita in diretta’, con una copertura a 360 gradi, 24 ore su 24, 365 giorni all’anno. Da comunicatori che hanno come riferimento la Parola, l’ascolto è un atteggiamento che ha come presupposto una relazione personale caratterizzata da un silenzio rispettoso (ma carico di attesa) verso quanto l’altro ha da dire e come conseguenza l’accettare di lasciarsi penetrare e cambiare dalle sue parole, dalla sua storia”. Fondamentale, per il presidente nazionale Fisc, il legame tra comunicazione, ascolto e il territorio. “Il territorio – ha concluso Ungaro – non rappresenta solo ciò di cui ci occupiamo ma coloro a cui ci rivolgiamo, che ascoltiamo e di cui parliamo: le persone che lo abitano e lo costituiscono, la generazione presente, quelle passate e quelle future. Il legame con il territorio non è un ostacolo né un invito al campanilismo ma il trampolino di slancio per aprirsi ulteriormente all’altro”. L’incontro, introdotto dalla direttrice di “Lamezia Nuova” e dell’ufficio per le comunicazioni sociali diocesano Saveria Maria Gigliotti, si è aperto con il saluto del vescovo Giuseppe Schillaci. Presente anche il presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Calabria Giuseppe Soluri, che richiamando il messaggio di Papa Francesco, ha dichiarato che “il buon giornalismo è il giornalismo che va a vedere, che ascolta tutti, racconta i fatti con dovizia di particolari raccolti sulla strada, separando il racconto dei fatti dalle proprie opinioni. L’approccio del giornalista non è la supponenza di chi vuole farsi protagonista, ma è quello di chi vuole ascoltare gli altri”.