Giornata della Memoria: Acli, “essere implacabili nello stroncare menzogne e vigilare sull’antisemitismo”

La Giornata della Memoria che si celebra oggi è “necessaria per combattere antisemitismo e ogni forma di discriminazione”: è quanto ribadiscono, in una nota, le Acli per le quali “Affermare l’unicità della Shoah, cioè del progetto sistematico di distruzione del popolo ebraico, non significa trascurare altri eventi genocidari che si sono verificati e tuttora si verificano nel mondo. Significa invece cercare di comprendere perché, nel cuore stesso della civile Europa cristiana, sia stato possibile concepire e mettere in atto un simile orrore: questo non solo per la perversa ideologia abbracciata dai leader politici della Germania e degli stati alleati e collaborazionisti, a partire dall’Italia fascista, ma anche per l’accettazione passiva e, peggio, l’attiva partecipazione di quei popoli”. “Chi, in quei tempi di oppressione, parlò ed agì contro le atrocità che venivano commesse sapendo di correre degli altissimi rischi personali – proseguono le Acli – può veramente essere chiamato ‘Giusto fra le Nazioni’. Ma le azioni più perverse non avrebbero potuto essere compiute se ad alimentarle non vi fossero state le idee distorte e criminali proprie dell’ideologia nazifascista”. Per questo, concludono le Acli, la Giornata della Memoria è anche “un ammonimento contro la diffusione di notizie false, di ipotesi complottiste che fanno riaffiorare il fantasma dell’antisemitismo prendendo a spunto in modo spregevole anche l’attuale tragedia della pandemia. Occorre essere implacabili nello stroncare, sin dal loro nascere, tali menzogne e vigilare sull’antisemitismo, che riaffiora sempre più frequentemente con diverse manifestazioni. Le false notizie e menzogne sono, come ha ribadito qualche mese fa papa Francesco, delle ‘micce che vanno spente’ prima che deflagrino in tutto il loro terribile potenziale”. Dalle Acli, infine, un appello a “celebrare il Giorno della Memoria innanzitutto nel ricordo di un terribile fatto storico, ma anche come una questione di oggi, occasione per un’opera attiva di sensibilizzazione contro l’antisemitismo ancora latente in parole e pensieri e contro ogni forma di discriminazione delle persone in base alla religione, alla cultura, al colore della pelle, all’orientamento sessuale”.

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