Il Fondo di solidarietà per la lotta alle aggressioni sessuali ai minori (Selam), istituito dai vescovi francesi, ha raccolto 20 milioni di euro. È una nota della Conferenza episcopale francese ad annunciarlo, precisando che “questa cifra segna l’inizio dell’avvio del lavoro di giustizia riparativa” per le vittime. Questa somma mostra inoltre che “la Chiesa è fedele a ciò che ha annunciato”, spiega Gilles Vermot-Desroches, presidente del Fondo Selam. Il Consiglio di Amministrazione del Selam si è riunito lunedì 24 gennaio per decidere l’assegnazione delle prime due rate. È stato quindi stabilito che una dotazione iniziale di 5 milioni di euro sarà destinata al sostegno finanziario delle vittime e un’altra di un milione di euro alle iniziative di prevenzione e memoria. La Conferenza episcopale fa sapere che sono le diocesi i maggiori contribuenti “ma non esclusivi” di questo fondo. Vescovi (in attività ed emeriti), laici, sacerdoti hanno già fatto donazioni personali. E’ possibile sostenere il fondo mediante donazioni. Questa fase – si legge nella nota – dimostra, da un lato, la profondità e l’attuazione dell’impegno annunciato e, dall’altro, consente ora il dispiegamento di tutte le fasi necessarie al riconoscimento e al risarcimento e l’accelerazione dei progetti di prevenzione”. Il Fondo di Solidarietà e Lotta agli abusi sui minori è gestito da un Consiglio di Amministrazione composto da 16 amministratori, per lo più laici, e due entità giuridiche: il “Bureau international Catholique de l’Enfance” (Bice), rappresentato dal suo Presidente, e la Conferenza di Vescovi di Francia rappresentata da uno dei suoi vicepresidenti. Istituito per un periodo di 6 anni, il Consiglio di amministrazione è presieduto da Gilles Vermot-Desroches.