“Ancora una volta è stata espressa preoccupazione circa l’iniziativa referendaria che punta a liberalizzare l’omicidio del consenziente ed è stato ribadito l’impegno a implementare e rafforzare l’azione di tutela contro la piaga degli abusi”. Lo si legge nel comunicato finale del Consiglio permanente della Cei che si è concluso ieri a Roma. “In tempi come questi – hanno ribadito i
vescovi – la tentazione della cultura dello scarto si fa ancora più insidiosa e può creare il terreno favorevole all’introduzione di norme che scardinano i presidi giuridici a difesa della vita umana. È nelle situazioni di estrema fragilità che il nostro ascolto si fa accompagnamento e aiuto, necessari a ritrovare ragioni di vita”.
Sulla piaga degli abusi su minori e persone vulnerabili, il Consiglio permanente ha confermato l’impegno – già espresso nella 75ª Assemblea Generale Straordinaria (22-25 novembre 2021) – a “implementare e rafforzare l’azione di tutela”. “La ricerca della giustizia nella verità non accetta giudizi sommari, ma si favorisce sostenendo quel cambiamento autentico promosso dalla rete dei Servizi diocesani per la Tutela dei Minori e dai Centri di ascolto, che vanno sempre più crescendo”. Come ricordato durante l’Assemblea, “la Chiesa vuole essere sempre accanto alle vittime, a tutte le vittime, alle quali intende continuare a offrire ascolto, sostegno e vicinanza, non dimenticando mai la sofferenza che hanno provato”.
Non è mancato un approfondimento sui risvolti pastorali legati alle misure pubbliche di prevenzione e contrasto del contagio Covid-19, con un nuovo invito al senso di responsabilità e alla vaccinazione.