“La bellezza della diversità tra le Chiese non si trasformi in disaccordo, rivalità e isolamento. La nostra fede è una, i nostri riti simili così come l’essenza delle nostre celebrazioni. Le Chiese non si spoglino della loro identità”: a chiederlo il patriarca caldeo di Baghdad, card. Louis Raphael Sako, che ieri sera nella capitale irachena ha presieduto la chiusura della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani. “L’unità – ha affermato il porporato – non è solo un’unità amministrativa, ma una dimensione teologica, spirituale e pastorale. È importante lavorare per unificare alcune espressioni teologiche e dottrinali. Le Chiese sono chiamate a vivere questa spiritualità, che era il desiderio di Cristo, ed è il desiderio di ogni cristiano”. L’unità, ha aggiunto Mar Sako, “esige da tutte le Chiese pentimento, rinnovamento e rispetto, e che ciascuna Chiesa veda nel volto dell’altra quello dell’unica Chiesa, e si sforzi di raggiungere la comunione. Il desiderio di unità sia parte essenziale della nostra fede e del nostro comportamento personale ed ecclesiale”. “Dobbiamo riconoscerci e rispettarci a vicenda e cooperare con fiducia e sincerità, specialmente nel campo dell’educazione, del settore sociale, del servizio pastorale e delle situazioni di emergenza – ha spiegato il patriarca caldeo -. Da questo punto di vista, è necessaria una lettura nuova e approfondita di della diversa eredità ecclesiastica per avvicinare le opinioni, attraverso un dialogo onesto e coraggioso, con un solo cuore e un solo spirito evangelico, come richiesto dalla situazione attuale”.