“Solo attraverso la vaccinazione globale anche la nostra parte di mondo potrà uscire dalla pandemia: l’equità vaccinale non è questione di buoni sentimenti, ma di strategia per uscire dall’emergenza”. È questo il messaggio emerso oggi nel corso dell’incontro organizzato da Fiera Roma e Amref “Salute e sviluppo: l’impegno per l’Africa”. “Usciremo da questa pandemia solo mettendo fine al protezionismo sui vaccini – ha detto Walter Ricciardi, docente di salute pubblica all’Università Cattolica del Sacro Cuore e consigliere del ministro della Salute per la pandemia –, che è l’unica strada per immunizzare gli otto miliardi di abitanti della terra contro il Covid-19. L’Italia è sempre stata a favore di questa strada. Permettere la produzione di vaccini a Paesi che da soli hanno già quasi le capacità e i mezzi per produrli per tutto il mondo, come l’India, il Sud Africa e l’Indonesia è l’unica strada per uscire dalla pandemia. Nessuno però sta promuovendo in modo adeguato questa via, neanche l’Unione europea, dove la Germania ha ancora una posizione contraria”. La vice ministra per gli Affari esteri e la cooperazione internazionale, Marina Sereni, ha detto che “l’Italia è stata tra i primi Paesi a scegliere la strada degli strumenti multilaterali per affrontare la pandemia” con “385 milioni di euro per il programma Covax facility e 45 milioni di dosi di vaccino per i Paesi a basso e medio reddito, 21 delle quali sono state destinate all’Africa”. Paola Crestani, presidente di Amref Health Africa in Italia, ha ricordato che al momento “l’Africa ha solo il 10% di persone totalmente vaccinate. La sfida è oggi, ma si gioca per un presente, che metta a riparo dal virus e dalle sue conseguenze, e per un domani. Quello dove una prossima pandemia – di cui spesso di discute – possa vedere l’Africa preparata a rispondere”. Per l’occasione Crestani ha annunciato che Amref – che ha la “casa madre” a Nairobi, dal 1957 – “è stata scelta dall’Africa Cdc e dai ministeri della Sanità africani per implementare la strategia di prevenzione del Covid-19 e la campagna vaccinale in 31 Paesi, e puntare all’obiettivo di immunizzare almeno il 60% della popolazione entro la fine 2022”.