“Bisogna dirlo e scriverlo e farlo sapere a tutti, anche se per la verità tutti già lo sanno ma nessuno agisce: nel Centrafrica le persone rischiano la vita ogni giorno, si ammazza la gente in strada”. A parlarne, al telefono con la redazione di Popoli e Missione, dalla Repubblica Centrafricana e a raccontare il caos di un Paese già vittima della violenza sistematica della guerriglia, è suor Elvira Tutolo, missionaria di Santa Giovanna Antida Thouret. “Ci sono da una parte i ribelli anti-governativi delle milizie armate (14 gruppi nati dalla scissione di ex Seleka e anti-Balakat, ndr.) e dall’altra i contractor russi, cioè i soldati mercenari alleati del governo, che non rispettano le regole d’ingaggio e che colpiscono nel mucchi”. Suor Tutolo parla poco prima di prendere un areo che la porterà a Berberati, dove si reca spesso per la sua missione, partendo da Bangui, la capitale. La preoccupazione della missionaria, in questo momento, è più centrata sulla presenza dei russi del Wagner group (oggetto nei mesi scorsi di una inchiesta avviata dalla Cnn e da The Sentry) e qualche giorno fa al centro di un nuovo eccidio, che sulla violenza dei ribelli. “I mercenari russi – racconta – stanno diventando sempre più ingombranti e hanno preso il sopravvento pure sull’esercito governativo: noi quando li vediamo in strada cambiamo direzione, non vogliamo avere a che fare con loro perché sono spesso molto violenti, non hanno mezze misure, sono qui per sostenere il presidente Touadera e combattere le milizie armate”. Qui il servizio.