“A molti di voi che hanno lavorato in prima fila in questi anni voglio ripetere, da italiano e da europeo, il mio grazie. Senza questo lavoro in prima fila non saremmo riusciti ad affrontare l’emergenza. Grazie davvero. Questo tempo ci ha fatto ritrovare anche la nostra forza come comunità italiana”. Così il commissario europeo all’Economia Paolo Gentiloni, intervenuto di persona all’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, campus di Roma.
Questa, ha proseguito, “è l’Europa in cui il cittadino è libero ma non è solo di fronte alla malattia, e questo ha fatto dell’Europa un possibile modello globale: l’Europa della ricerca, dello studio, della scienza”. In questi due anni, ha fatto notare Gentiloni, “ci siamo sentiti tutti più europei: per convenienza o per convinzione, oppure per convenienza e convinzione insieme. Ci sono dei vantaggi e c’è un ideale, una convinzione che ci anima e che abbiamo tutti rivisto in questi ultimi dieci giorni nella commozione generale per la scomparsa di David Sassoli”. Per il commissario “forse stiamo già uscendo gradualmente dal tempo dell’emergenza”, ma “ne usciremo migliori – ha ammonito – solo con il coraggio di chi ricostruisce e getta le fondamenta. Il coraggio in fondo di padre Gemelli e degli intellettuali che intorno a lui, dopo la grande guerra e dopo la grande influenza spagnola, decisero di investire sulla ricerca e sui giovani, di dar vita al progetto dell’università. E poi, alcuni decenni dopo, di far nascere il policlinico che porta il nome di Agostino Gemelli. Oggi occorre il coraggio di ricostruire e gettare nuove fondamenta”.