La Facoltà di Medicina dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma offre un’attività didattica rivolta a 5.400 studenti, cui si aggiungono 1.700 specializzandi. Le matricole sono 300, cui se ne aggiungono 23 del corso di Medicine and Surgery erogato in lingua inglese. A snocciolare i numeri è il rettore dell’Ateneo, Franco Anelli, nel suo intervento all’inaugurazione odierna dell’anno accademico 2021-2022 della Cattolica, campus di Roma.
“Potremmo accoglierne di più, a fronte delle quasi 9mila domande ogni anno”, ha riconosciuto. La limitazione quantitativa dell’accesso ai corsi “è inevitabile, per assicurare la qualità della didattica – ha spiegato -, ma di fronte al riconosciuto bisogno di professionisti sanitari davvero confido che ci verrà data l’occasione di sfruttare di più una potenzialità formativa che abbiamo, che vorremmo pienamente esprimere”. Il rettore si è quindi soffermato sulla Facoltà di Economia: 138 immatricolati ai corsi di Laurea triennale e i 156 a quelli di Laurea magistrale. “L’attività di ricerca nell’anno accademico 2020-2021 è stata finanziata da circa 8,5 milioni di euro di nuove entrate – ha detto ancora -. Tra questi, la parte più significativa, oltre 4 milioni, proviene da enti nazionali ed internazionali per progetti di ricerca competitivi. Non è indifferente anche il dato relativo ai fondi di Ateneo, il cui contributo ammonta a 1.220.184 euro. Nello stesso arco temporale sono quindi stati attivati 307 progetti universitari – di cui 64 consulenze, 158 ricerche finanziate dall’ateneo, 44 contributi e donazioni alla ricerca, 29 progetti da bandi pubblici, 12 progetti da bandi privati”.