“‘Ascoltate!’ è il tema del Messaggio della 56ª Giornata mondiale delle Comunicazioni che sarà pubblicato oggi; è la sfida che Papa Francesco lancia al mondo della comunicazione ‘chiedendo di reimparare ad ascoltare’. L’ascolto va fatto con il cuore. Infatti, ‘ogni dialogo, ogni relazione comincia dall’ascolto’, per questo ‘per poter crescere, anche professionalmente, come comunicatori, bisogna reimparare ad ascoltare tanto’”. Lo ha detto il vicario del Papa per la diocesi di Roma, il card. Angelo De Donatis, nell’omelia della messa per la memoria di san Francesco di Sales, patrono dei giornalisti e dei comunicatori, che ha celebrato stamani nella basilica di Santa Maria in Montesanto. “Questo messaggio è quanto mai attuale per noi qui presenti – ha aggiunto il cardinale –, in questo tempo in cui ‘la Chiesa tutta è invitata a mettersi in ascolto per imparare ad essere una Chiesa sinodale, tutti siamo invitati a riscoprire l’ascolto come essenziale per una buona comunicazione’”. Dal vicario del Papa per la diocesi di Roma l’invito ai giornalisti e ai comunicatori a “prendere parte attivamente al cammino sinodale che stiamo vivendo”. “Sentitevi membri della nostra Chiesa di Roma – è l’incoraggiamento del cardinale –, offrite una collaborazione nelle vostre comunità parrocchiali aiutando a leggere la realtà dei diversi quartieri della nostra città, camminate con noi in questa fase dedicata all’ascolto, sostenendoci nell’intercettare le voci, le storie e le esperienze di persone che rischieremmo di non raggiungere e ascoltare”.
Dalle parole del cardinale emerge un’altra esortazione, ricordando le parole di Papa Francesco nel messaggio per la Giornata delle Comunicazioni sociali dello scorso anno: “Vi incoraggio a vivere la vostra professione come una vocazione al servizio della verità, senza stancarvi, vivendo ‘il giornalismo come racconto della realtà che richiede la capacità di andare laddove nessuno va: un muoversi e un desiderio di vedere’. Coltivate ‘una curiosità, un’apertura e una passione’ che vi spingeranno a ‘consumare le suole delle scarpe’, andando a ‘incontrare le persone per cercare storie o verificare de visu certe situazioni’”. Infine, un “grazie” per “l’impegno, per il coraggio e per la generosità dimostrate nei periodi più pesanti della pandemia, garantendo il servizio dell’informazione”.