Nell’approssimarsi della Giornata della Memoria del 27 gennaio, è stata protocollata questa mattina la richiesta che il vescovo di Sessa Aurunca, mons. Orazio Francesco Piazza, ha indirizzato al sindaco, alla giunta e al consiglio comunale della città per il ripristino dell’antica toponomastica sostituendo l’attuale denominazione “via Guglielmo Marconi” nella precedente “via degli Ebrei” in Sessa Aurunca centro. La richiesta del vescovo – spiega una nota della diocesi – “nasce dalla volontà di abolire nel territorio diocesano tracce antiebraiche e pagine ingloriose di storia e di civiltà”. “È risaputo da diverse fonti storiche che la Città di Sessa, specie nel periodo medievale, abbia ospitato una comunità di ebrei”, prosegue la nota: “Basta pensare che in età angioina, nel 1294, grazie all’opera evangelizzatrice degli ordini mendicanti, 34 ebrei di Sessa furono battezzati e conseguentemente esentati dal pagamento delle tasse (cfr. Ferorelli, ‘Gli Ebrei nell’Italia meridionale’, 55). La presenza ebraica, legata perlopiù ad attività finanziarie e bancarie, è attestata fino all’espulsione dal Regno di Napoli voluta da Carlo V nel 1539. Secondo diversi storici locali erano allocati nella cosiddetta zona della Maddalena, attuale via G. Marconi. La suddetta strada difatti prima del secondo conflitto mondiale era denominata via degli Ebrei, modificata nel 1939 a seguito delle leggi razziali”. “A risultanza della richiesta – conclude la nota –, sarà cura della diocesi di Sessa Aurunca individuare e porre un segno memoriale in prossimità della chiesa della Visitazione, situata nella summenzionata strada”.