Ucraina: Save the Children, “soluzione diplomatica urgente per evitare escalation del conflitto”

“Un’azione diplomatica urgente è necessaria per evitare una pericolosa escalation militare in Ucraina, che potrebbe minacciare la vita di migliaia di bambini”. Questo il monito lanciato oggi da Save the Children. Per l’Ong che da oltre 100 anni lotta per salvare le bambine e i bambini e per garantire loro un futuro, “i minori dell’Ucraina orientale sono cresciuti sperimentando solo la guerra negli ultimi otto anni, sopportando violenze e bombardamenti e sono stati sfollati dalle loro case. Anche prima di quest’ultima escalation di tensioni, 2,9 milioni di persone, tra cui oltre 400.000 bambini, avevano già bisogno di assistenza umanitaria”.
Nonostante una serie di accordi di cessate il fuoco, firmati tra settembre 2015 e luglio 2020, ricorda Save he Children, i combattimenti sono continuati, impedendo a migliaia di famiglie di tornare a casa e limitando l’accesso dei bambini all’istruzione, alla sanità e ad altri servizi di base. Nelle ultime settimane c’è stato un marcato aumento dei rischi per le vite dei civili, dato che più armi pesanti sono state spostate attraverso le linee di contatto.
“Con quasi 100.000 truppe ammassate al confine dell’Ucraina, ci troviamo sull’orlo di un conflitto intensificato che potrebbe colpire milioni di bambini. Se iniziano i combattimenti – indipendentemente da chi spara il primo colpo – il conflitto potrebbe andare fuori controllo, con conseguenze devastanti per le famiglie”, ha commentato Irina Saghoyan, direttore di Save the Children per l’Europa orientale. “In otto anni di conflitto – ha aggiunto – molti minori hanno già sperimentato sulla propria pelle o assistito a tanti atti di violenza. Alcuni di loro mostrano segni di disagio significativi o hanno problemi a dormire, e per altri, qualsiasi rumore forte o un uomo con un’arma ricorda loro la violenza che hanno vissuto o da cui sono fuggiti. Save the Children è seriamente preoccupata per quanti potrebbero essere coinvolti in questo conflitto armato, costretti a lasciare le loro case a temperature sotto lo zero ed esposti a ferite, fame e freddo. È necessario che venga fatto ogni sforzo per trovare una soluzione diplomatica e scongiurare una guerra catastrofica. I bambini devono essere protetti”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Territori