“Sembra ci sia un tentativo di ridurre il servizio civile, che ha una propria autonoma legge, ad una branca delle politiche giovanili, a loro volta focalizzate principalmente sulla ‘occupabilità dei giovani’ e ci chiediamo se sia questo l’intendimento del Governo”. Così Vanessa Pallucchi, portavoce nazionale del Forum del Terzo settore, e Licio Palazzini, presidente Cnesc e coordinatore del Tavolo Servizio civile.
In una nota congiunta le due realtà osservano che negli ultimi mesi è stato perfino cancellato il sito dedicato www.serviziocivile.gov.it e vengono segnalate “la modifica della programmazione triennale, con la cancellazione di quelle annuali, l’assenza di un finanziamento triennale e l’apertura di un vuoto procedurale nel quale resta il solo Dipartimento per le politiche giovanili e il servizio civile universale”. “Stesso trattamento – prosegue la nota – è riservato all’attuazione più concreta del Scu, con una serie di azioni che inficiano il raggiungimento degli obiettivi affidati al Servizio civile universale, come peraltro previsto nel Pnrr”. Forum e Tavolo sottolineano poi che “il bando giovani, pubblicato a metà dicembre, con scadenza 26 gennaio per la presentazione delle domande, fissa tempi per le selezioni che sono in contrasto con la normativa che regola i concorsi pubblici – solo 37 giorni invece di 90”. “Ci risulta che – sottolineano – molte organizzazioni hanno scritto alla Ministra Dadone, ma ad oggi non hanno ancora ricevuto risposta. Inoltre si è assistito ad una sostanziale assenza della campagna informativa che il Dipartimento è tenuto a realizzare durante il bando, lasciandone ai soli Enti l’attuazione e mettendo così a rischio la presentazione della domanda da parte dei giovani. Criticità e silenzio anche sul ricorso ai residui finanziari del 2021 per ampliare i posti per i giovani, e sul tema della certificazione delle competenze acquisite. In ultimo, salgono vertiginosamente le segnalazioni di provvedimenti necessari all’operatività quotidiana delle organizzazioni e dei giovani, che sono fermi da settimane”.
“Denunciamo questa grave, quanto inedita situazione – proseguono Pallucchi e Palazzini – e invitiamo la ministra Dadone ad attuare la legge 106/2016 e il Dl n. 40/2017, e ristabilire le interlocuzioni con gli Enti, le Regioni e PA e con la rappresentanza. Il dialogo e il confronto sono stati la carta vincente, in passato, per far svolgere al Servizio Civile – attraverso il concorso delle organizzazioni accreditate e dei giovani che lo scelgono – la sua funzione di promozione delle condizioni di sicurezza e coesione dei cittadini e delle comunità (difesa civile e non armata), nonché dei valori fondanti della Costituzione”. Anche per questo viene chiesto “un tavolo di confronto istituzionale per analizzare e portare a soluzione le problematiche che si stanno evidenziando nella gestione del Servizio civile universale”.