Nel primo anniversario dell’entrata in vigore del trattato internazionale sulla proibizione delle armi nucleari, domani, sabato 22 gennaio, le campane della basilica cattedrale di Padova torneranno a suonare per la pace. “Ma a differenza dello scorso anno – spiega una nota della diocesi – suoneranno alle ore 13, un’ora dopo, per segnare che un anno è passato ma l’Italia non ha ancora firmato. E contemporaneamente le campane suoneranno in altri luoghi del territorio diocesano e nazionale”.
Quello sulla proibizione delle armi nucleari, viene ricordato, è il primo trattato internazionale vincolante per la completa proibizione di armi nucleari in un percorso orientato alla loro eliminazione; è stato adottato da una conferenza delle Nazioni Unite il 7 luglio 2017, aperto alla firma il 20 settembre 2017 ed entrato in vigore il 22 gennaio 2021.
“L’impegno per ampliare l’adesione continua”, prosegue la nota. La Chiesa di Padova, lo scorso anno, durante il mese di gennaio (mese della pace), aveva promosso “Passi di pace”, un “cammino disarmante”, in collaborazione con altre diocesi del Triveneto. Inoltre, nei giorni scorsi i responsabili nazionali di alcune associazioni cattoliche (Azione Cattolica, Acli, Comunità Papa Giovanni XXIII, Movimento dei Focolari e Pax Christi) hanno firmato un intervento che richiama a un anno di distanza il documento “Per una repubblica libera dalla guerra e dalle armi nucleari”. Nell’intervento del 14 gennaio scorso, le associazioni ribadiscono l’adesione al sostegno della campagna “Italia Ripensaci” e invitano a una giornata di confronto fra tutte le realtà del mondo cattolico che hanno sottoscritto il documento, il prossimo 26 febbraio a Roma. “Sarà una giornata di riflessione, approfondimento teologico, discernimento e accorato rilancio dell’appello”, conclude la nota.