Il patto dell’Ue su migrazione e asilo visti dal punto di vista dei diritti umani, i cambiamenti climatici, le sparizioni forzate sul territorio del Consiglio d’Europa e il funzionamento delle istituzioni democratiche in Armenia sono tra i temi che figurano nell’ordine del giorno della sessione invernale dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa, che si tiene dal 24 al 28 gennaio prossimi in forma ibrida (e senza la presenza dei giornalisti nella sede dell’istituzione, per ragioni di limitazione degli accessi). All’apertura della sessione, l’Assemblea eleggerà il suo nuovo presidente, che succederà al belga Rik Daems. In programma l’intervento di Željko Komšić, della Presidenza della Bosnia ed Erzegovina, oltre al confronto con Benedetto Della Vedova, sottosegretario italiano per gli affari esteri, in quanto rappresentante della presidenza di turno del Comitato dei ministri, e con la segretaria generale del Consiglio d’Europa Marija Pejčinović Burić. Il 27 gennaio un evento speciale segnerà la Giornata internazionale in memoria delle vittime dell’Olocausto, con la partecipazione del ministro francese dell’Istruzione Jean-Michel Blanquer. Seguirà un dibattito sull’Osservatorio sull’insegnamento della storia in Europa. in agenda anche dibattiti sulla lotta all’odio crescente nei confronti delle persone Lgbti in Europa e sulle presunte violazioni dei loro diritti nel Caucaso meridionale, sulla governance del calcio, con l’intervento del presidente della Fifa Giovanni Infantino, sull’avvelenamento di Alexei Navalny e sul ruolo dei media in tempo di crisi.