Terra Santa: p. Jasztal (Vicario Custodia), “a Cana la terza Epifania di Gesù”

“In questo tempo di pandemia, penso che il messaggio di Cana sia che le sofferenze e le difficoltà che viviamo ci purificano e quest’acqua purificata ci porta alla gioia, a quella gioia vera, a quella gioia del vino nuovo. Questa è la testimonianza che danno i cristiani di Cana e la testimonianza che diamo noi, come cristiani, in questa celebrazione”. Lo ha detto padre Bruno Varriano, Guardiano e Rettore della Basilica dell’Annunciazione di Nazareth, durante la messa celebrata nei giorni scorsi a Cana (Kafr Kanna in arabo), situata a circa 10 km da Nazareth. Località citata nella Bibbia per essere il luogo del primo miracolo di Gesù, che trasformò l’acqua in vino in occasione di una festa di matrimonio. La liturgia, informa la Custodia di Terra Santa, è stata presieduta dal Vicario della Custodia di Terra Santa, padre Dobromir Jasztal che ha parlato di “terza epifania” di Gesù: “È una grande festa, ma è anche – possiamo dire – la ‘terza epifania’ che abbiamo celebrato: la prima l’abbiamo celebrata a Betlemme, quando Gesù si manifesta alla gente, la seconda l’abbiamo celebrata sulle rive del Giordano, dove il Padre presenta Gesù come suo figlio e servo redentore. E poi a Cana, Gesù manifesta la sua presenza in mezzo alla comunità, e dalla sua presenza viene quel dono del vino nuovo”.

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