“Mai come in questo tempo sentiamo parlare di sostenibilità: chiama in causa la capacità di rigenerazione di ogni ecosistema”. Lo ha detto il Papa, che ricevendo in udienza l’Associazione nazionale costruttori edili si è soffermato anche sulle questioni legate al cambiamento climatico. “Nel settore edilizio è fondamentale l’utilizzo di materiali che offrano sicurezza alle persone”, ha osservato Francesco a proposito del binomio responsabilità e sostenibilità: “Nello stesso tempo, bisogna evitare di sfruttare l’ambiente cooperando a rendere invivibili alcuni territori particolarmente sfruttati”. “Ogni impresa può offrire il proprio contributo responsabile perché il lavoro sia sostenibile”, la tesi del Papa, per il quale “la sostenibilità ha a che fare con la bellezza dei luoghi e con la qualità delle relazioni”. Di qui la citazione del passo della Laudato si’ relativo al rapporto tra gli spazi urbani e il comportamento umano: “Coloro che progettano edifici, quartieri, spazi pubblici e città, hanno bisogno del contributo di diverse discipline che permettano di comprendere i processi, il simbolismo e i comportamenti delle persone. Non basta la ricerca della bellezza nel progetto, perché ha ancora più valore servire un altro tipo di bellezza: la qualità della vita delle persone, la loro armonia con l’ambiente, l’incontro e l’aiuto reciproco. Anche per questo è tanto importante che il punto di vista degli abitanti del luogo contribuisca sempre all’analisi della pianificazione urbanistica”. “Possa il vostro lavoro aiutare le comunità a rafforzare legami di solidarietà, di cooperazione, di aiuto reciproco”, l’auspicio del Papa.