Una lettera critica è stata inviata all’attenzione del presidente francese Emmanuel Macron dalla Federazione delle associazioni familiari in Europa (Fafce) in reazione all’intervento del leader francese al Parlamento europeo ieri, in cui ha sostenuto la necessità di aggiornare la Carta dei diritti fondamentali per aggiungere il diritto all’aborto. Nella lettera Fafce, firmata dal presidente Vincenzo Bassi e dal presidente onorario Antoine Renard, si parla di “contraddizioni intrinseche” nella proposta Macron. “Da un lato lei parla di ‘Stato di diritto esistenziale della nostra Europa’, dall’altro propone di inserire nella Carta dei diritti fondamentali una pratica illegale in alcuni Stati membri dell’Ue”. Come Macron ha fatto notare, inoltre, la Carta sancisce “l’abolizione della pena di morte”, ma introdurre l’aborto significherebbe “riconoscere come diritto fondamentale una pratica considerata da molti concittadini una violenza mortale nei confronti dei nostri membri più vulnerabili”. Allo stesso modo, sarebbe “in palese contraddizione con la Carta stessa, che sancisce dai suoi primi due articoli l’inviolabilità della dignità umana e il diritto alla vita”. C’è il rischio che “spazi di libertà si restringano per tutti coloro che, secondo la scienza, credono che la vita umana inizi al concepimento”, la denuncia. L’invito a Macron è a “non sfruttare questo semestre europeo per fini politici e ideologici” ma a “lavorare per il bene comune dei nostri popoli, delle nostre famiglie e dei nostri figli, che sono il futuro dell’Europa”. Aggiunge una nota che accompagna la lettera, come la Fafce avesse “già deplorato l’assenza della famiglia tra le priorità della presidenza francese dell’Ue. Questa posizione assunta dal presidente francese non fa che confermarlo”.