Arte, bellezza e progetti di emancipazione e solidarietà sono gli ingredienti della Marcia per la pace diocesana di quest’anno, che ha come titolo, “L’arte della pace”. Sarà una marcia “statica”, spiegano dalla diocesi padovana, per evitare assembramenti o contatti e si svolgerà in piena sicurezza (Green pass rafforzato e mascherina) a Montagnana (Pd). La marcia si svolgerà domenica 23 gennaio a partire dalle 14.30 a Montagnana, prenderà il via con una “catena” (distanziata) di pace in piazza Vittorio Emanuele dove ci saranno i saluti iniziali, per poi proseguire all’interno del Duomo di Santa Maria Assunta di Montagnana. Previsti la partecipazione e l’esibizione di alcuni artisti, l’intervento del vescovo Claudio Cipolla e due testimonianze una a cura dell’associazione Popoli insieme, sulla “Rotta balcanica”, e l’altra di Antonio Calò (Si può fare) che ha vissuto in prima persona l’accoglienza in casa di un gruppo di giovani richiedenti asilo. “Quest’anno desideriamo utilizzare l’arte e le forme artistiche come veicoli di un messaggio di pace – sottolinea suor Francesca Fiorese, direttrice dell’Ufficio diocesano di Pastorale sociale e del lavoro – perché la bellezza ci aiuta a trasformare i punti di vista, i cuori e le azioni. Con questa marcia, che ha come immagine il murales di Shamsia Hassani – la prima artista di graffiti donna dell’Afghanistan – vogliamo appunto contrapporre ai muri che chiudono, imprigionano, bloccano, i murales che trasformano queste barriere in possibilità di una vita diversa”. Il pensiero della religiosa è rivolto anche ai tanti “profughi” delle diverse “guerre” e in particolare per la popolazione dell’Afghanistan, come mostra l’immagine dell’evento: la riproduzione di un murales dell’artista Hassani, che, attraverso le sue opere ritrae le donne afgane che vivono in una società a dominanza maschile, cercando di offrire loro un volto diverso e scelte libere. Le sue opere hanno fatto il giro del mondo, in particolare, dopo la presa del paese da parte dei talebani. Sue saranno anche le immagini proposte in questa “marcia statica” che vede coinvolti anche una serie di artisti locali: la cantautrice Erika Boschiero, i Movimento 100% con lo spettacolo (Ri)comincia da te, i disegni dei bambini della scuola primaria. La Marcia diocesana per la pace sostiene, e invita a sostenere, il progetto Unipd 4 Afghanistan dell’Università di Padova, che prevede un finanziamento di 50 borse di studio per studentesse e studenti afghani che si trovano in una situazione di pericolo o hanno perso le possibilità di accedere agli studi universitari a seguito dell’aggravamento della situazione politica in Afghanistan. Ogni borsa di studio è di 12 mila euro per anno accademico. pPer contribuire http://unipd.link/sostieni-con-diocesipd