La Conferenza episcopale del Cile (Cech), ha convocato per oggi e domani la Giornata nazionale di formazione “Camminare verso una pastorale inclusiva con le persone con disabilità”. A questo proposito due momenti d’incontro e approfondimento si terranno, sempre oggi e domani, dalle 19 alle 21.30, via Zoom. L’obiettivo è quello di approfondire il tema dell’inclusione delle persone con disabilità in tutte le aree pastorali, rispondendo così alle esigenze formative degli operatori pastorali. La prospettiva di questa inclusione è stata sottolineata più volte dallo stesso Papa Francesco, che, come ricorda il comunicato della Cech, ha detto rispondendo alla domanda e al disagio di Serena, una giovane con disabilità: “In parrocchia, nella messa, nei sacramenti, tutti sono uguali, perché tutti hanno lo stesso Signore, Gesù; la stessa madre, la Vergine. Capito?”. L’incontro è rivolto a operatori pastorali, con o senza esperienza nella formazione e nell’accompagnamento delle persone con disabilità. L’attività si svolgerà in due giornate: la prima giornata rivolta a persone che non hanno esperienza in quest’ambito, o che non hanno ancora partecipato a queste sessioni di formazione. Per la seconda giornata saranno invitati, oltre alle persone della prima giornata, coloro che hanno già partecipato a una precedente occasione di formazione o hanno esperienza nell’accompagnamento di persone con disabilità. Già in Cile esistono positive esperienze di attenzione e inclusione di persone con disabilità, per esempio nell’arcidiocesi di Concepción, attraverso progetti di inserimento lavorativo come “Cafeteria 440” e “Lavanderia 21”, ma anche con occasioni e spazi culturali. È il caso della serata di balli folcloristici che si è tenuta martedì scorso su iniziativa dell’Associazione culturale genitori e tutori di bambini con sindrome di down (Apatud) di Coronel. L’attività artistica, che ha visto i ragazzi con disabilità proporre danze tradizionali cilene, è iniziata con le parole dell’arcivescovo di Concepción, mons. Fernando Chomali, che ha commentato l’importanza di aprire spazi come l’aula magna dell’arcivescovado per iniziative che promuovano la cultura dell’inclusione: “Questo luogo appartiene a tutti voi. Tutto ciò che è buono troverà spazio qui, ha detto l’arcivescovo, che ha ribadito il suo impegno a rafforzare iniziative di inserimento lavorativo.