“La situazione del nostro carcere in questi mesi segna un momento non facile, per varie situazioni: la pandemia che ha ripreso un aumento del numero dei contagi, le situazioni di grave povertà e la totale assenza di riferimenti familiari per molte persone detenute presso la casa circondariale di Pavia, che non fanno alcun colloquio e non possono contare sul sostegno di alcuna persona vicina. Questo ci spinge come cappellania a chiedere di sostenere questi bisogni vitali con la raccolta di beni”. È un passaggio della lettera che don Dario Crotti, cappellano del carcere di Torre del Gallo a Pavia, ha inviato alle parrocchie e alle comunità religiose della diocesi per invitarli a donare generi di prima necessità a favore dei detenuti. Lanciando questo appello, don Crotti ha fornito anche un elenco di generi che “ci vengono richiesti molto spesso e tante volte non riusciamo a rispondere adeguatamente alla domanda”. Si tratta, per esempio, di abbigliamento intimo, indumenti e scarpe, materiale per l’igiene personale. “Si vorrebbe con questa raccolta preparare tramite i volontari disponibili alcuni kit di prima necessità ed emergenza”, spiega il cappellano. Saranno le parrocchie a raccogliere quanto donato per poi consegnarlo a don Crotti e ai volontari.