“Ai tempi nostri l’antisemitismo è uguale all’anticristianesimo”: lo ha affermato il rabbino Abraham Skorka, amico di Papa Francesco, lunedì 17 gennaio, nel corso delle celebrazioni della XXV Giornata dell’ebraismo in Polonia. Durante la Giornata, istituita su iniziativa della Conferenza episcopale polacca nel 1997, a numerosi incontri in presenza e on line hanno partecipato molti vescovi polacchi che insieme ai fratelli ebrei hanno pregato riflettendo sulla necessità del reciproco rispetto alla luce della misericordia di Dio. L’incontro con la partecipazione del rabbino Skorka, organizzato dall’Università Giovanni Paolo II di Lublino, è stato interrotto da un attacco degli hacker che, secondo l’amico di Papa Francesco, “testimonia quanto ancora ci sia da fare per il dialogo”. “Pur senza sapere chi fossero le persone atte ad interrompere la nostra riflessione e la nostra preghiera, devo osservare che esse dimostrano che c’è sempre qualcuno a voler impedire un vero dialogo”, ha osservato il rabbino, ricordando i 31 programmi per la tv argentina realizzati con l’attuale Pontefice, durante i quali da amici discutevano di diversi problemi della società argentina. Riassumendo la discussione al termine di una comune celebrazione della Bibbia, il primate di Polonia, mons. Wojciech Polak, ha ribadito che le celebrazioni della Giornata dell’ebraismo “devono portare a ciò che è senza fine, all’eternità di Dio, il cui volto costituisce per noi la fonte di speranza e di gioia”. La Giornata dell’ebraismo tradizionalmente apre la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani iniziata oggi, martedì 18 gennaio, e quest’anno organizzata all’insegna delle parole del Vangelo di Matteo “Abbiamo visto sorgere la sua stella, e siamo venuti per adorarlo”.