Il primo incontro del neoeletto primo ministro macedone Dimitar Kovacevski è oggi a Skopje con il suo omologo bulgaro Kiril Petkov. Il colloquio è di grande importanza per Skopje visto che dal 2019 Sofia sta bloccando il via ai negoziati per l’adesione all’Ue della Macedonia del Nord a causa di diatribe sulla storia comune dei due Paesi. Una posizione ferrea quella della Bulgaria che esige da Skopje di ammettere periodi di storia comune e di porre fine alla retorica anti-bulgara spesso presente sia nei libri di storia ma anche in diversi interventi di politici macedoni. Questioni complicate che richiederebbero una modifica nella Costituzione macedone, compromesso di cui il primo ministro Kovacevski non si dichiara pronto. Dall’altra parte la Commissione europea, ma anche Austria, Francia, Germania e Stati Uniti spingono Sofia a togliere il veto che blocca il cammino europeo della Macedonia del Nord ma anche dell’Albania. Dunque, anche il premier Kiril Petkov è in difficoltà soprattutto dopo il recente Consiglio nazionale di sicurezza che all’unanimità ha raccomandato cambio di posizioni riguardo la Macedonia del Nord solo dopo aver raggiunto risultati concreti. Comunque, secondo il primo ministro bulgaro, “se aumentiamo i legami, la storia avrà minore impatto”. Egli punta su una linea aerea e ferroviaria Sofia-Skopje e sullo sviluppo economico tra i due Paesi. Nella stessa direzione vorrebbe andare anche il capo del governo di Skopje, Kovacevski, mettendo a fuoco l’economia, l’infrastruttura, l’istruzione, le innovazioni.