“Far conoscere la Terra Santa vuol dire trasmettere il ‘Quinto Vangelo’, cioè l’ambiente storico e geografico in cui la Parola di Dio si è rivelata e poi si è fatta carne in Gesù di Nazaret, per noi e per la nostra salvezza”. Lo ha detto il Papa, ricevendo in udienza la delegazione della Custodia di Terra Santa, nel centenario della rivista “La Terra Santa”. “Vuol dire anche far conoscere la gente che vi abita oggi, la vita dei cristiani delle varie Chiese e denominazioni, ma anche quella di ebrei e musulmani, per cercare di costruire, in un contesto complesso e difficile com’è quello mediorientale, una società fraterna”, ha proseguito Francesco: “Sì, Dio è entrato in questa terra, ha agito con noi in questo mondo. E il mistero pasquale illumina e dà senso anche alla storia di oggi, al cammino delle popolazioni che vivono in quella terra oggi, cammino segnato purtroppo da ferite e conflitti, ancora oggi, ma che la grazia di Dio sempre apre alla speranza, speranza di fraternità e di pace. Anche in questo senso, raccontando la Terra Santa, voi raccontate il ‘Quinto Vangelo’, quello che Dio continua a scrivere nella storia”. “Attraverso i mezzi di comunicazione sociale voi potete arricchire la fede di tanti, anche di quelli che non hanno la possibilità di fare un pellegrinaggio nei luoghi santi”, la consegna del Papa: “Lo fate mediante il vostro impegno professionale, svolto ogni giorno con competenza al servizio del Vangelo. Questo è prezioso per i credenti del mondo intero e, nello stesso tempo, va a sostegno dei cristiani che vivono nella terra di Gesù. E voglio approfittare di questa occasione per esprimere a loro la mia vicinanza. Li ricordo sempre, anche nella preghiera. Per favore, tornando a casa, portate il mio saluto a la mia benedizione alle famiglie e alle comunità cristiane della Terra Santa”.