Alla luce dei dati del report pubblicato oggi in apertura del World economic forum di Davos, Oxfam raccomanda al Governo italiano di intervenire nei seguenti ambiti: “ammodernamento dei sistemi di protezione dei redditi, prevedendo l’ulteriore estensione delle tutele ai lavoratori autonomi e requisiti contributivi meno stringenti, per quanto concerne l’accesso a indennità in mancanza di rapporto di lavoro, per i disoccupati under-35; ridare potere al lavoro con interventi pre-distributivi che limitino la svalutazione del fattore lavoro e escludano il ricorso a forme contrattuali atipiche e poco remunerate anche attraverso l’innalzamento dei salari minimi”. Oxfam chiede inoltre di rafforzare “la partecipazione dei lavoratori alla gestione delle imprese; sistemi fiscali equi e progressivi”, “trasferimenti per il supporto delle famiglie con figli e reddito di cittadinanza”. “Per il reddito di cittadinanza – afferma – auspichiamo che si possa ancora trovare spazio per rivedere almeno i criteri di accesso e il calcolo dell’importo per non penalizzare le famiglie numerose e con minori e per ridurre l’aliquota minima effettiva per i beneficiari della misura che inizino un’attività lavorativa”. Inoltre, per contribuire alla riduzione delle disuguaglianze tra i Paesi, Oxfam chiede al Governo italiano di agire sullo scacchiere internazionale per “porre fine all’apartheid vaccinale sospendendo i brevetti, favorendo la condivisione di know-how e tecnologia sui vaccini Covid-19, investendo in centri di produzione vaccinale nel Sud del mondo, redistribuendo immediatamente ed equamente i vaccini esistenti e mantenendo le promesse fatte di donare 45 milioni di dosi ai Paesi in via di sviluppo”. Tra le altre richieste, quella di “destinare entro il 2030 lo 0,7% del reddito nazionale lordo all’aiuto pubblico allo sviluppo”.